LA FONDAZIONE
Ciò che accomuna queste persone è la consapevolezza del valore dell’istruzione e della formazione per i giovani e il desiderio che possano trovare opportunità, luoghi e persone per formarsi e crescere secondo le loro molteplici esigenze e attitudini, per diventare gli uomini di domani. È così che nasce la Fondazione, per promuovere e sostenere attività educative, ricreative ed assistenziali, perché i ragazzi possano partecipare ad un positivo approccio alla vita e al suo significato.
Il servizio reso dall’Istituto Scolastico Don Gnocchi è infatti pubblico e di utilità sociale; di conseguenza tutto il contesto territoriale è interessato e corresponsabile allo sviluppo di opportunità di crescita per i giovani.
Tutti i maggiori esperti di questioni sociali, insieme all’opinione pubblica più avveduta, condividono la convinzione che le gravi contraddizioni presenti nella nostra società possono essere affrontate solo a partire dalle risorse umane.
Lo sviluppo economico ed il rispetto diffuso delle leggi, la salvaguardia dell’ambiente come la solidarietà sociale e l’integrazione fra diversi possono essere perseguiti solo a condizione di curare l’educazione dei giovani.
L’obiettivo della Fondazione Il Cavallo Rosso è dunque un obiettivo di tutti.
Ebbene, tali compiti io li espongo nel mio romanzo. Essi hanno caratterizzato la realtà quotidiana del mondo della Brianza nel secolo Ventesimo: si tratta di una realtà che, con l’aiuto di Dio, ha difeso questa gente dallo sfascio che ha invece colpito tante altre zone d’Italia e dell’intero Occidente. Vogliamo in breve ricordare tale realtà per quanto concerne i giovani? Anzitutto una preparazione davvero solida alla vita, abituandoli fin da principio ad agire sì con allegria, ma sempre in modo valido, cioè con serietà di fondo e con fiducia nelle idee proprie e della propria gente. Poi il gusto del far bene ogni cosa in cui ci si impegna. Infine, al termine della giornata o dell’opera, la soddisfazione per il lavoro ben fatto, il sentirsene ripagati. Scusatemi, ma un Cavallo non può dire di più: guardate però che questo non è poco, si tratta di un patrimonio di vita veramente invidiabile che, senza presunzione, la Brianza deve preservare e possibilmente sviluppare.