Monza – Una mostra itinerante, un convegno e una rappresentazione teatrale speciale. E’ la trilogia che due fondazioni, Costruiamo il futuro e Il cavallo rosso, intendono realizzare nel 2011 in onore dello scrittore Eugenio Corti. Una sorta di anno cortiano per fare conoscere il personaggio e le sue opere, una sorta di regalo per i suoi 90 anni, che cadono il prossimo 21 gennaio. Ma attenzione: niente di celebrativo. Lo ha sottolineato Francesco Sangiorgio, vicepresidente di Costruiamo il futuro, la fondazione che fa capo a Maurizio Lupi, attuale vicepresidente della Camera (Pdl), lo hanno ribadito gli altri relatori del convegno di presentazione che si è tenuto sabato, nella sala del granaio a Villa Greppi, Monticello Brianza, tappezzata di manifesti di un altro grande 90enne, Fiorenzo Magni, il leone delle Fiandre.

L’intervento di Renato Farina

“L’idea originaria del progetto è nata da gemmazione spontanea: è frutto della presenza silenziosa ma feconda di Corti in Brianza – ha dichiarato Renato Farina, desiano, deputato Pdl, e presidente del comitato dei saggi – . Corti non pone la Brianza al centro della sua opera, ma la questione umana. Per questo abbiamo scelto di dare alla nostra iniziativa il titolo: ‘Dalla Brianza al mondo’. Non possiamo tenerlo per noi, ma dobbiamo darlo al mondo. In primo luogo ai giovani, perché è un adulto che propone una strada di felicità che non nasce da un’idea, ma da una tradizione viva.”
Ed ecco le iniziative, che hanno lo “scopo minimo” di fare sapere che esiste questo grande scrittore, e l’obiettivo di “comunicare, fissare l’attenzione sullo sguardo di Corti, lo sguardo con cui affronta le circostanze della vita”. Il convegno avverrà in un luogo ancora da definire il 21 gennaio, giorno del 90° compleanno di Eugenio Corti. In apertura ci sarà un video fatto di interviste a Corti, tra cui quella realizzata pochi giorni fa dallo stesso Farina. Seguirà un intervento di monsignore Luigi Negri, milanese, ora vescovo di San Marino e Montefeltro, uno dei primi ad accorgersi della potenza del libro Il cavallo rosso. “Allora, – ha specificato Farina – Negri era professore di filosofia all’Università cattolica, discepolo di Gustavo Bontadini”. Seguirà l’intervento di Luca Doninelli, giovane e affermato scrittore, grande conoscitore della civiltà milanese e lombarda. La mostra itinerante e la rappresentazione teatrale indicano l’intento di fare incontrare alla gente lo scrittore. Il teatro metterà in scena un’opera di Corti molto dura e osteggiata: quel Processo e morte di Stalin che venne massacrato alla sua prima uscita, nel ’62, dalla critica ormai, allora, completamente filomarxista. “Queste due iniziative mettono in risalto lo scopo non celebrativo della iniziativa: non ci interessa lucidare il nostro blasone di brianzoli, ma vivere una vita buona, per noi, i figli, il mondo intero. Nelle opere di Corti – ha sottolineato il deputato – “le circostanze non sono fine a se stesse: c’è qualcosa di più alto che le illumina”.

L’intervento di Andrea Sciffo

Al giovane professore di lettere – che noi del Cittadino abbiamo apprezzato per il commento ad alcuni brani tratti dal Cavallo rosso – è affidata la preparazione della mostra itinerante. “Essa – ha esordito – non ha valore archivistico, perché nasce dalla commozione”. E ha spiegato: “Corti sposta il lettore, crea un lettore commosso, provoca azioni”. La mostra si comporrà di tre sezioni. La prima parte tiene conto della generazione, la prima, che ha vissuto le stesse circostanze di Corti: la guerra, la ritirata di Russia. “E’ la generazione che si accinge a lasciare un’eredità, un tesoro materiale e spirituale”. Seconda sezione, seconda generazione: quella dei sessantenni, “quelli che hanno cercato di fare loro l’eredità, il patrimonio di Corti”. Terza parte, e terza generazione: i giovani, “quelli che devono andare a scoprire quel che è successo, e che stanno cercando a lume di naso che cosa è la Brianza”. La mostra – ha specificato il relatore – tenendo conto di tutti i libri di Corti, si soffermerà in questa terza sezione sui cosiddetti libri per immagini, perché “contengono un giudizio sui miti della modernità”. Ed ha spiegato: “Il cavallo rosso di Corti è un romanzo anti-novecentesco. Calvino e Vittorini non avrebbero mai usato le espressioni che il besanese mette in bocca ai suoi personaggi, del tipo: “Ci volevamo bene”, oppure “Sem al mund per vutass (siamo al mondo per aiutarci). E – ultima chicca – “la mostra proporrà un fondato paragone tra Corti e Solgenitsin”.

L’intervento di Adriana Bagnoli

Alla neolaureata in filosofia, attrice del teatro Studi Imperfetti, è toccato il compito di presentare le peculiarità dello spettacolo teatrale Processo e morte di Stalin. Ha parlato al posto del regista Andrea Carabelli, (assente per impegni) di cui fa l’assistente. “E’ tra le più belle e significative tragedie italiane del ‘900 – ha detto Bagnoli – fondata su un assunto portante: eliminare la trascendenza significa eliminare la libertà dell’uomo”. Così Corti presenta Stalin, un uomo che ha creduto fino in fondo all’ideale del comunismo pagando un prezzo altissimo: la distruzione della sua famiglia. In scena il rapporto tragico con la moglie Olga. “Questa rappresentazione ha sottolineato la Bagnoli – rappresenta una duplice sfida. La prima: dare spazio ad un’opera che anche oggi, come allora, non trova spazio. La seconda: mettere in scena contemporaneamente attori professionisti, che vestiranno i panni dei protagonisti, Stalin e Olga, con attori non professionisti, i giovani studenti della Brianza, a partire da quelli del liceo don Gnocchi di Carate.” Per inciso: il regista Carabelli e la sua vice Bagnoli da circa 7 anni collaborano con questo istituto scolastico. A loro, ai giovani, toccherà la parte del popolo: le ragazze impersonificheranno l’anima femminile, nostalgica, che verrà espressa con canti della tradizione russa; ai ragazzi l’anima maschile, del combattente. “A loro verranno insegnate le parti tramite appositi istruttori”.
Antonello Sanvito

IL COMITATO PROMOTORE

Oltre alle Fondazioni Costruiamo il futuro e Il cavallo rosso, ne fanno parte i seguenti enti:
Istituzione culturale don Carlo Gnocchi; Associazione culturale internazionale Eugenio Corti; comitato per l’assegnazione del Nobel per la letteratura a Eugenio Corti; Centro culturale di Milano; Associazione culturale Brianze; Centro culturale Charles Peguy; Associazione culturale Sant’agostino; Diesse; “il Cittadino”; Iseb (Istituto di studi economico sociali della Brianza; Vivere Monza Como Lecco e Brianza; Ana; Rotary Seregno Desio Carate; Scuola La Traccia.

PATROCINATORI

Ministero dei beni e delle attività culturali; Camera dei deputati; Regione Lombardia; Provincia di Lecco; Provincia di Monza e Brianza; Comune di Besana Brianza; Expo 2015

a.sanvito
Il Cittadino Di Monza e Brianza