A Desio, l’Ettore Majorana, il miglior liceo classico d’Italia. A Monza, il liceo scientifico Paolo Frisi. L’istituto della Brianza con sede a Desio non ha rivali nemmeno nella capitale o nella vicina Milano. E’ infatti il liceo classico Majorana di Desio, in provincia di Monza e della Brianza, la scuola in cima alla classifica nazionale riferita alle grandi città. Le performance dei propri studenti sono tali da sfiorare il massimo punteggio previsto dagli esperti della Fondazione Agnelli: 100 punti. Il 96,92 significa semplicemente che gli studenti provenienti dal Majorana sono riusciti a strappare alle commissioni universitarie, come voto agli esami, in media 29,73. Quasi il massimo, che è 30. E anche per numero di crediti gli studenti del classico in provincia di Monza si distingue: 96,05 crediti in media. Per avere un termine di paragone, il migliore istituto di Torino è il liceo scientifico Umberto I, che si attesta sui 92,61 punti dell’indice elaborato dalla Fondazione Agnelli.
LA CLASSIFICA IN BRIANZA – LICEO CLASSICO – Al primo posto, con punti 96,92, la scuola statale Ettore Majorana di Desio, che sta davanti anche al prestigioso non statale Sacro Cuore di Milano (92.64). Ancora due eccellenze della Brianza. Terzo posto per il Bartolomeo Zucchi di Monza (90.53) e l’Antonio Banfi di Vimercate (89.67), che precedono i più quotati e famosi (sino ad ora) Carducci (5°) e Berchet (7°) di Milano. Quindi all’ottavo posto troviamo il “privato” don Carlo Gnocchi di Carate Brianza (88.94) e al nono il Marie Curie di Meda (88.59). Le altre scuole navigano in fondo alla classifica.
LA CLASSIFICA IN BRIANZA – LICEO SCIENTIFICO – Al primo posto il Paolo Frisi di Monza con 93.65 punti. Dietro il Maria Gaetana Agnesi di Merate e l’Alessandro Volta di Milano. Quarto posto per il “privato” Don Gnocchi di Carate Brianza (90.9). Nei primi dieci troviamo il Banfi di Vimercate (8°) e il Majorana di Desio (10°) Seguono il Marie Curie di Meda (12°) l’Enriques di Lissone (14°), il Mapelli di Monza (22°) e il Frassati di Seveso (23°). A metà classifica il Leonardo da Vinci (42°) e l’Hensemberger di Monza (43). In fondo l’Einstein di Vimercate (56).
L’INDAGINE – Il metodo utilizzato dall’istituto piemontese ha il limite di non tenere in alcun conto il peso del retroterra economico e culturale di provenienza dei singoli studenti, ma rappresenta uno strumento importante per confrontare le diverse realtà scolastiche anche di intere città, visto che la banca dati fornisce i risultati degli istituti entro un raggio massimo di 30 chilometri. Quanto basta per coprire l’intero comune di Milano o di Roma. Mettendo a confronto ed elaborando statisticamente i dati dei voti conseguiti nelle singole materie superate dai ragazzi e i crediti acquisiti entro il primo anno, di cui è stato possibile risalire all’istituto superiore di provenienza, è stato elaborato un indice di qualità-quantità che permette di confrontare gli istituti dello stesso indirizzo: classico, scientifico, delle scienze umane, linguistico e tecnico. La ricerca, finalizzata ad aiutare studenti e famiglie e scegliere la scuola migliore in vista dell’università, si basa sugli esiti del primo anno di università degli studenti usciti appunto dalle superiori. In particolare questa classifica è fatta sui giovani immatricolati negli anni 2009-2010; 20120-2011; 2012-2013.

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